VOLONTARIATO ACCANTO AI POVERI
Nella Giornata Internazionale per l’eradicazione della povertà, martedì 17 ottobre 2023, alle ore 9.15, presso la sede del Centro Servizi di Volontariato in via Emilio Salgari 43/b a Brescia, si è svolto il Convegno “Volontariato: accanto ai poveri”, promosso dallo stesso CSV per riflettere sulle tante situazioni di povertà presenti anche a Brescia e provincia. Dopo l’introduzione del Presidente del CSV di Brescia, Dott. Giovanni Vezzoni, ha preso la parola la Prof.ssa Daniela Marzana, del Centro di Ricerca sullo Sviluppo di Comunità e i Processi di Convivenza (Cerisvico) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, sul tema: “Brescia: uno sguardo alle povertà”. Quindi è seguito un momento di racconto, “I volti delle povertà: alcune storie vere”, durante il quale alcuni rappresentanti di associazioni del Terzo Settore bresciano hanno riportato voci di loro assistiti. Tra questi anche Suor Isabella Belliboni, Vice Presidente del Vol.Ca. (Volontariato Carcere), ha letto una significativa testimonianza di una persona ex detenuta, seguita dall’associazione, che riportiamo qui di seguito.
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Vivo a Brescia. Da quando, tanti anni fa sono rimasto vedovo con tre figli piccoli, è stato per me un dolore immenso. La mia non è stata una vita facile, e non lo è neanche oggi, che da un anno ho finito di scontare la mia condanna. Ho avuto infatti la sfortunata esperienza – voluta e non voluta – di andare in carcere. Ho trascorso tanti anni in diversi istituti penitenziari d’Italia. Ho commesso reati soprattutto per il bisogno di “campare”, di avere dei soldi per mantenere la mia famiglia (quando ancora era con me), perché avevo perso il lavoro. Non sto qui a rivangare il passato, ma sono stati anni duri e difficili. La carcerazione ha complicato ancora di più tutto. I problemi erano tanti. In questa grande difficoltà ho trovato grande conforto nella fede in Dio (che non mi è mai mancata, sicuro del suo perdono) e nel sostegno dei volontari e, a Brescia, dei volontari del Vol.Ca. In carcere facevo colloquio con loro. Esponevo il mio disagio, la mia solitudine, le mie necessità. Sono stati sempre presenti sia per ascoltarmi sia per darmi un aiuto materiale. Loro erano lì per me! Sono stati come una luce nel buio delle mie giornate. Quando il Giudice me lo ha permesso, sono stato accolto in un appartamento protetto del Vol.Ca. per persone in esecuzione penale esterna. Mi hanno ospitato per due anni, durante i quali insieme all’associazione ho fatto un percorso di reinserimento sociale. Mai dimenticherò il supporto che mi è stato donato! Non avevo una casa, perché l’ho persa quando sono stato incarcerato, e non potevo essere ospitato dai figli (che fanno la loro vita!). Il Vol.Ca. mi ha accolto nel suo appartamento e siccome, oltre alla casa non avevo i soldi, mi ha aiutato per tutte le mie spese: alimentari, mediche, trasporto, vestiario, ecc. Ho avuto anche problemi di salute, con ricoveri in ospedale, e i volontari mi sono sempre stati accanto. Quando ti trovi in una situazione in cui hai bisogno di tutto, trovare un’associazione che si fa carico di te, che si prende cura di te, significa ritrovare anche fiducia e speranza nella vita. I volontari mi sono sempre stati vicini, con il loro affetto, le buone parole, a volte, devo dire, anche con il richiamo. Mi hanno anche aiutato a prendere la pensione. C’è voluto tempo per il disbrigo delle pratiche (nel frattempo ho svolto dei lavoretti), ma alla fine ho potuto ottenere anche io la mia pensione. Non è alta, ma mi consente di vivere. Andando verso il fine pena, era arrivato anche il momento di andare in autonomia. Ho iniziato così a guardarmi attorno per una casa. Con il consiglio dei volontari ho partecipato al bando di una istituzione privata e, siccome avevo i requisiti, l’ho superato prendendo così un appartamento in affitto tutto per me! E anche qui l’associazione non mi ha lasciato solo, ma mi ha aiutato ad arredare la casa e a coprire le spese necessarie. Oggi, che sono libero, devo dire – in tutta sincerità e a cuore aperto – che la vita non è facile per niente. Tante sono le spese. Mi rivolgo ai Servizi Sociali, ma ci sono sempre intoppi; gli amici (almeno quelli che credi tali) non sempre sono disposti ad aiutarti. Il rischio di tornare a commettere errori può esserci, ma non lo voglio fare, perché oltre a essere causa di sofferenza so dove andrei a finire e dovrei ricominciare tutto da capo. E così, tiro avanti… mi affido al Signore nelle preghiere e vado a trovare i volontari perché so che loro ci sono sempre, anche solo per un conforto. Meno male che ci sono loro a tendermi le braccia! Non lo dico per retorica, è la pura verità, Dio me ne è testimone. Ho scritto questa testimonianza in tutta sincerità, con le parole che mi uscivano dal cuore: in mezzo alla povertà della vita dico il mio grazie ai volontari con tutta la mia stima e il mio affetto.
Franco